La sua storia si trova nel libro dell’Esodo.
Il suo nome significa “salvato dalle acque”, perché viene trovato dalla figlia del faraone nel fiume Nilo.
Vive come un principe, ma poi deve scappare dall’Egitto perché uccide una guardia.
A Madiam sposa Zippora e fa il pastore del gregge di suo suocero Jetro.
Sul monte Sinai, da un rovo che brucia ma che non si consuma, Dio gli parla dicendo:
- Di togliere i sandali
- Di tornare in Egitto per liberare il suo popolo
Mosè chiede chi è e Dio gli rivela il suo nome: JHWH (Javè) che significa “io sono”.

“Io sono è il tempo presente: significa che Dio c’è sempre.

Le 10 piaghe d’Egitto

Mosè torna in Egitto per liberare gli Ebrei, ma il faraone non vuole.
Dio manda 10 castighi (piaghe) per convincere il faraone:
1. L’acqua cambiata in sangue
2. Le rane
3. Le zanzare
4. I mosconi
5. Morte del bestiame
6. Le ulcere
7. La grandine
8. Le cavallette
9. Il buio
10. La morte dei primogeniti
Dio manderà l’angelo della morte, ma gli Ebrei non verranno colpiti, perché Dio gli dirà di mettere un segno sulle porte: sporcarle con il sangue di agnello.

Gli aiuti di Dio

Dopo aver mandato l’ultima piaga, gli Ebrei possono uscire dall’Egitto
Dio aiuta il suo popolo nella fuga:
1. Di giorno li guida con una colonna di nubi
2. Di notte li guida con una colonna di fuoco
3. Apre le acque del Mar Rosso
4. Travolge nel Mar Rosso i soldati del faraone
5. Li disseta facendo scaturire l’acqua dalla roccia
6. Li sfama mandando dal cielo la manna e le quaglie
Gli ebrei sono irriconoscenti e dubbiosi
Dubitano che Dio esista veramente perché parla solo con Mosè, perciò costruiscono un vitello d’oro da adorare, mentre Dio sta dando i dieci comandamenti.

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“Pesach” significa “passaggio”, ricorda la liberazione dalla schiavitù in Egitto

“Manna” deriva dalla parola ebraica “Man-hù” che significa “cosa è”

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