Giuseppe in Egitto

Giuseppe fu venduto come schiavo e fu portato in Egitto. Qui, grazie all’aiuto di Dio, divenne consigliere del Faraone e interpretava i suoi sogni.

Intanto, nel paese di Israele, venne una carestia e i fratelli di Giuseppe andarono in Egitto a comprare il grano. Giuseppe li riconobbe e volle vedere se erano ancora crudeli come un tempo. Con una scusa trattenne Simeone e si fece portare Beniamino, il più piccolo dei fratelli.

Quando Giuseppe capì che erano veramente pentiti, li perdonò e li invitò a vivere con lui insieme con il padre Giacobbe. Divennero così un popolo forte e Dio li benedisse.

Le dodici tribù di Israele

Giacobbe ebbe due mogli, Lia e Rachele, e dodici figli maschi: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Dan, Neftali, gad, Aser, Issacar, Zabulon, Giuseppe e Beniamino. Saranno i capostipiti delle dodici tribù di Israele. Ciascuno di essi riceverà una parte di terra di Canaan, promessa da Dio ai discendenti di Abramo. Tutti, tranne Levi e Giuseppe: a Levi verrà chiesto di occuparsi delle cose di Dio. Giacobbe considererà invece come suoi figli anche i suoi nipoti Efraim e Manasse, figli di Giuseppe.